In quest’area potete osservare il monumento e il cippo che commemorano i Martiri di Belfiore, patrioti risorgimentali che lottarono contro il governo asburgico per l’unità d’Italia. Tra loro ci sono Enrico Tazzoli, Carlo Poma, Tito Speri e Giovanni Grioli che furono giustiziati sulle rive del lago Superiore, vicino alla lunetta di Belfiore. A loro fu negata la sepoltura in terra consacrata. Fu solo durante alcuni scavi, eseguiti nel 1866, che furono ritrovate le loro spoglie e si decise di costruire un monumento per ricordarne il sacrificio. L’area era ancora sotto controllo militare, quindi si scelse di collocare il monumento in piazza Sordello, nel cuore della città. Lo scultore mantovano Pasquale Miglioretti realizzò l’opera: il monumento comprendeva la statua del Genio dell’Umanità in cima, un sarcofago alla base collegato da un elemento piramidale, un leone, ghirlande d’alloro e medaglioni con i ritratti dei martiri. Venne inaugurato nel dicembre del 1872. Nel 1930, per motivi pratici e ideologici, il monumento fu smantellato. Le spoglie dei martiri furono trasferite nella chiesa di San Sebastiano, già adibita a Famedio dei Caduti Mantovani, e il sarcofago ricomposto. La statua fu collocata nel cortile d’onore di Palazzo Ducale. Sul luogo delle esecuzioni fu eretto un cippo commemorativo, che cadde in abbandono e poi restaurato sotto la guida dell’architetto Giuseppe Roda. Nel 1952, in occasione del centenario delle prime esecuzioni, presso il cippo si svolsero solenni celebrazioni alla presenza del Presidente Luigi Einaudi. In occasione del 150° anniversario della congiura di Belfiore, il monumento di Miglioretti fu restaurato e collocato nel luogo per il quale era stato progettato, la Valletta Belfiore, e inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.